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Incipit

A.·.G.·.D.·.G.·.A.·.D.·.U.·.

Massoneria Universale

GRAN LOGGIA

PHOENIX

Emblema Gran Loggia Massonica - Phoenix

degli A.·.L.·.A.·.M.·.

IL SERENISSIMO GRAN MAESTRO

Prot. G.M. – 20/2010

Fratelli Car.·.mi,

con la presente incisione, ci rivolgiamo oltre che a Voi tutti che amorevolmente e diuturnamente contribuite a rendere la Gran Loggia Phoenix, sempre più degna della secolare Tradizione Liberomuratoria, a tutti i gentili visitatori di questo Nostro sito, che numerosi ci tributano la loro cortese attenzione.

Con l’ausilio di un importante strumento mediatico quale internet, siamo lieti di poter dialogare fuori dalle Colonne dei Nostri Augusti Templi, anche con coloro i quali non abbiano percorso un cammino all’interno dell’Istituzione Massonica in generale e della GLP in particolare.

E’ piacevole riscontrare, come un numero crescente di internauti, sia progressivamente interessato al mondo Latomistico e pertanto è fondamentale cercare di far comprendere in trasparenza, quale sia il ruolo della Gran Loggia Phoenix degli ALAM nel panorama massonico nazionale, visibilmente popolato da un nutrito numero di Obbedienze .

Il principio che ha spinto un novero selezionato di Fratelli Fondatori, creatosi per cooptazione nominativa era quello di donare vita ad un progetto massonico, il quale traesse la sua scaturigine nella più pura Tradizione della Massoneria Universale, nel rispetto più assoluto dell’Ortodossia sia Rituale che Cerimoniale e che si prefiggesse lo scopo precipuo di ricondurre l’Istituzione nel Solco, per la salvaguardia degli Antichi Valori, cardine di un credo massonico.

Questo laboratorio di idee e sentimenti, parte dal presupposto che per portare a compimento un progetto certamente ambizioso, occorre selezionare Fratelli realmente desiderosi di compiere un cammino strutturato ed affascinate, che al pari di tutte le Opere importanti, richiede tempo, amore, risorse e dedizione.

Non volendo per precisa scelta la Phoenix, porsi come un alternativa alle innumerevoli Obbedienze Italiane, ci collochiamo naturalmente fuori da ogni presunta competizione di numeri o riconoscimenti.

Siamo fortemente convinti e persuasi, che nella qualità non possa albergare la quantità, pertanto non siamo portati a concentrarci su questi aspetti più “prestazionali” che Iniziatici, ma crediamo vivamente che un percorso di Luce, debba conferire ai propri Iniziati, elementi utili alla crescita interiore, spirituale e palingenetica.

Siamo lieti che i candidati che hanno deciso di intraprendere questo Cammino, giungano all’Iniziazione, dopo un’attenta ed oculata selezione, utile ad evitare dannosi reciproci ripensamenti che ingenererebbero potenziali disarmonie nelle Officine.

Coloro che ottengono il privilegio dell’accesso, divenendo Massoni della Gran Loggia Phoenix, godranno di quelle profonde gratificazioni umane, spirituali e di solidarietà empatica, che possono sorgere esclusivamente fra Fratelli sinceramente uniti da medesime affinità elettive.

Diversamente si creerebbero ruvide distonie, che potrebbero attentare al bene maggiore di un Obbedienza che è l’Armonia, la quale sovrana deve albergare in tutti gli Orienti.

Per come abbiamo inteso intraprendere questo percorso, le Colonne di questo sito, non dovranno divenire giammai tribune politiche, poiché all’interno dei Nostri Architettonici Lavori non è consentito, al pari di come tanto meno lambiranno argomenti inerenti la religione, che è il secondo tema del quale nei Lavori Liberomuratori non si fa menzione.

Per il resto cercheremo con umiltà, di applicare le Antiche Regole tracciate dai Maestri Passati, certi che secoli di Tradizione ininterrotta, abbiano creato un solco indelebile da seguire amorevolmente, nel rispetto di quanto di perfetto ad oggi ci è stato tramandato.

Un enunciato apparentemente semplice, di recente nel panorama Massonico nazionale, pare essere stato in più parti fortemente disatteso.

Pertanto auspichiamo che il clamore di certi accadimenti, che altrove ciclicamente lambiscono alcune frange della Liberamuratoria italiana, si affievoliscano fino a scomparire, ma ciò sarà possibile solo se si opererà nel giusto, con pacatezza e buon senso, ossequienti e rispettosi sempre delle leggi dello Stato e attenti ad osservare, quanto l’Istituzione nei secoli ci ha magistralmente tramandato integro, donandoci un patrimonio sapienziale ed Iniziatico di immensa portata.

A noi il compito di custodirlo e trasmetterlo incontaminato a generazioni future di Fratelli che verranno.

Che il Grande Architetto ci Assista.

Dato in Roma dal Sommo Oriente, Sede del Governo dell’ Ordine.

L’undicesimo giorno del IX mese dell’Anno di Vera Luce 6010

11 novembre 2010 dell’E.·.V.·.

Con il Serenissimo Triplice Fraterno Abbraccio

 

Emblema Gran Loggia Massonica - Phoenix

IL SERENISSIMO GRAN MAESTRO

Fr.·. Domenico Vittorio Ripa Montesano.·.

Gran Maestro

Il Ser.·.mo Fr.·. Domenico Vittorio Ripa Montesano.·. è nato in un'antica Famiglia con ininterrotti Tramandi Iniziatici e Massonici, giunti alla quarta generazione. Iniziato all’Arte Reale in giovanissima età, ha ricoperto ruoli apicali nell’Istituzione rivestendo prestigiosi crescenti incarichi, che lo hanno portato oltre un decennio fa a giungere al Grande Magistero. Attivo in numerosi Cenacoli Iniziatici Nazionali ed Internazionali, con l’unanime supporto dei Fratelli, Governa dalla sua Fondazione la Gran Loggia Phoenix degli A.·.L.·.A.·.M.·. Scrittore, Saggista e relatore in numerosi convegni nazionali, è autore di molteplici pubblicazioni e studi esegetici sui Rituali della Massoneria degli A.·.L.·.A.·.M.·. . Cura la Collana "Quaderni di Loggia" per la Casa Editrice Gran Loggia Phoenix® da lui Diretta.

Facta non Verba

"FACTA NON VERBA" è la Divisa* della Gran Loggia Phoenix degli A.·.L.·.A.·.M.·. ed esprime sintetizzandolo un aspetto fondamentale della Nostra Filosofia di Vita, che diviene un abito mentale da riverberare positivamente anche una volta usciti fuori dalle Colonne.


* E’ il Motto tracciato su un cartiglio. Nel Nostro Stemma Araldico in lettere Azzurre su nastro d’Oro, incorniciato e sorretto da due rami di Acacia. Esprime in maniera allegorica pensieri o sentenze, definite anche imprese araldiche. Nella Tradizione dell’aspilogia sono costituite di corpo (figura) e anima (parole).